
C’abbiamo messo quasi 9 mesi, ma ce l’abbiamo fatta: nostro figlio si chiama Edoardo Anchisi Tripodi.
Sono stata io a proporre l’idea a Leonardo e lui è stato subito felice di fondere i nostri cognomi. Del resto, già da un pezzo gli amici si rivolgevano a noi come “gli Anchipodi”, ed è da questa crasi che deriva il nome del blog.
Seguivo sui giornali gli aggiornamenti sulla proposta di legge che non andava avanti, le sanzioni all’Italia che non garantiva questo basilare diritto, i segnali positivi di sentenze che creavano precedenti in nostro favore.
Alla fine, non siamo riusciti a ottenere la registrazione di Edoardo con doppio cognome alla nascita, ma sapevamo di avere a disposizione una strada alternativa ed eravamo già pronti a percorrerla.
Sulla mia scrivania, assieme alla cartella della gravidanza e ai documenti per la crioconservazione delle cellule staminali, era pronto in vista del parto anche il modulo di richiesta di cambio cognome da consegnare al Prefetto: mancavano solo da inserire data di nascita e firma.
Come abbiamo modificato il cognome di Edoardo
La domanda di aggiunta del cognome materno, se adeguatamente motivata, viene solitamente accolta dal Prefetto, anche se è assurdo che una madre debba giustificare questa scelta e che ci sia discrezionalità nell’accettarla.
Una volta accolta, viene affisso per trenta giorni consecutivi all’albo pretorio del comune di nascita e del comune di residenza un avviso contenente il sunto della domanda. Chiunque ritenga di avere interesse, può fare opposizione al Prefetto: ma chi è che dovrebbe avere il diritto di mettere becco sul nome del proprio figlio oltre ai genitori?!
Trascorso il termine senza che sia stata fatta opposizione, viene presentata alla Prefettura copia dell’avviso con la relazione che attesti l’eseguita affissione e la sua durata. A quel punto il Prefetto provvede a emanare il decreto di autorizzazione al cambio del cognome.
Per avere efficacia, il decreto deve essere annotato nell’atto di nascita e negli altri atti di stato civile.
E così, dopo un doppio rimpallo tra prefettura e comune e 64€ spesi in marche da bollo, in 9 mesi scarsi ce la siamo cavata (ma gli ultimi 2 mesi li abbiamo persi per inefficienza del Comune di Novara).
Perché abbiamo modificato il cognome di Edoardo
Nel compilare il modulo, ho cercato di spiegare cosa mi spingeva a muovere quella richiesta. Poi ho trovato su internet un elenco di motivazioni che solitamente vengono utilizzate; una in particolare rispecchiava perfettamente il mio pensiero e, nella speranza che la standardizzazione rimuovesse ogni appiglio alla discrezionalità, ne ho adottato la formulazione:
“per una migliore integrazione sociofamiliare del minore, in quanto la presenza dei cognomi di entrambi i genitori, rendendo chiaramente visibile anche all’esterno il collegamento familiare col ramo materno, può contribuire a formare nel bambino la consapevolezza di appartenere a un’area familiare ampia, bilaterale e di pari dignità sociale, come affermato di recente dalla Corte Costituzionale, con sentenza n. 286/16″
Questa scelta è stata criticata da alcuni.
Una ragazza del mio paese ha commentato di non essere d’accordo con la legge sul doppio cognome perché non priverebbe mai il proprio compagno del diritto di trasmettere il cognome al figlio. Come se la legge e il cognome materno, anziché dare un’opportunità in più, togliessero qualcosa ai poveri padri.
Un collega ha lamentato il fatto che ci sono problemi più importanti per cui battersi, in tema di pari opportunità, come l’affidamento dei figli in caso di separazione che quasi sempre viene concesso alla madre. Ora, il fatto che ci siano problemi più grossi non implica che sia sbagliato occuparsi anche di quelli minori, e di certo questa piccola battaglia non è stata combattuta all’insegna del femminismo, ma della razionalità.
L’obiezione più comune mi è stata mossa da chi considera questo gesto egoistico perché, per una piccola soddisfazione personale, trasferisce complessità sul bambino, che “poverino dovrà sempre firmare lungo e poi che casino quando dovrà a sua volta trasmettere il cognome”. La complessità della firma la vive molto spesso chi ha un doppio nome, pratica a cui io sono decisamente contraria. Il nome, infatti, serve per chiamare una persona, e nessuno sarà mai interpellato come “Giuseppe Francesco”; il cognome, invece, serve per identificare l’appartenenza alla famiglia e quindi trovo che non ci sia cosa più giusta che tirare in ballo entrambi i rami. Per quanto riguarda la successione, infine, Edoardo potrebbe non avere figli, potrebbe decidere di trasmettere il suo nuovo cognome per intero o potrebbe non trasmettere la seconda componente sostituendola con il cognome della compagna: il punto a cui tengo non è fare in modo che “Tripodi” non si perda nelle generazioni a venire anche in presenza di figlie femmine, ma affermare l’assunto per cui madre e padre hanno pari dignità sociale.
Fortunatamente non sono mancate le felicitazioni, lo stupore e l’entusiasmo di chi neanche immaginava si potesse fare una cosa del genere o aveva pensato di farla ma non è andato fino in fondo: è per loro che ho scritto questo articolo, perché l’aggiunta del cognome materno si può fare anche a posteriori. Anche se mi auguro che queste richieste siano sempre di meno e la scelta sia effettuata consapevolmente, e senza ostacoli, alla nascita.
Scusami, ma perché non hanno registrato alla nascita il doppio cognome? Mio figlio nascerá a novembre, vogliamo dargli il doppio cognome e in anagrafe ci hanno rassicurato sulle modalità. Mi sto spaventando: perché non dovrebbero rispettare la sentenza?
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Penso sia cambiata la legge nel frattempo. Quando nacque mio figlio ultimo nel 2013 l’unico modo per avere il mio cognome (cosa che il padre avrebbe voluto) sarebbe stato riconoscerlo io solamente alla nascita e indicare nn come padre. Il quale avrebbe potuto fare riconoscimento postumo. Ma non abbiamo voluto che questo risultasse dall’atto di nascita: Leonardo (anche il mio 🙂 ) figlio di Alessia C. e N.N.
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Sì, so che è un espediente che veniva proposto alle coppie non sposate, anche se non so bene come si è evoluta la legge nel corso degli anni (conosco i cambiamenti apportati nel 2017 e come era subito prima).
In realtà credo tu possa dargli il tuo cognome anche a posteriori, se ci tenete!
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Ciao Alice,
Edoardo e` nato a ridosso della sentenza: ho il sospetto che il personale non fosse ancora aggiornato (spero non si trattasse di resistenza al cambiamento!). Noi li` per li` non abbiamo insistito perche`, quando sono rimasta incinta e abbiamo preso la decisione, ci era stata indicata la procedura che era in vigore ed eravamo gia` pronti a portarla avanti nonostante le novita` di cui ho poi letto.
A distanza di quasi 2 anni mi auguro che vada tutto liscio, a maggior ragione se vi hanno gia` rassicurati su questo.
Tanti auguri e se hai voglia fammi poi sapere come va!
Anna
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Ciao Alice,
volevo capire come evolve la cosa nelle generazioni a seguire. Mi spiego, nel caso il mio futuro figlio si sposi, trasmetterà solo il cognome del padre o il suo nascituro avrà 3/4 cognomi? Non sono riuscita a trovare questa informazione.
Grazie
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Ciao Ester,
Magari Alice è più informata di me, ti dico intanto quello che ho trovato io.
La regolamentazione varia da Paese a Paese, ma in generale da quel che ho capito viene tramesso ai figli un solo cognome per genitore, il primo.
In Spagna, ad esempio, si può scegliere se il primo cognome debba essere quello del padre o della madre (in caso di disaccordo si va in ordine alfabetico); in Italia invece il cognome della madre si affianca dopo quello del padre, quindi ad essere trasmesso alla generazione successiva è comunque il cognome paterno.
Non sono un giurista e non ho indagato a fondo sulla questione con gli esperti (è vero, la comunicazione non è stata chiara, anche banalmente su come ci si comporta con i figli successivi al primo: si potrebbero fare scelte diverse o si va di default come per il primo?), però questa è la risposta che mi sono data leggendo un po’ in giro.
Ti lascio uno dei link che ho trovato interessanti http://documenti.camera.it/leg16/dossier/testi/NIS16010.htm
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Io ho potuto darlo alla mia seconda figlia per legge essendo nata nel 2017. Ho sempre pensato fosse giusto e normale! Purtroppo siamo ancora minoranza. All’asilo mia figlia é l unica ad avere il doppio cognome,
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È vero, purtroppo siamo una minoranza non solo nel farlo, ma anche nel trovarla una cosa “giusta e normale”: tanti mi hanno criticata per la “complicazione inutile creata al bambino” senza capire il vero significato. Ma mi piace anche pensare che siamo pioniere 🙂
Una curiosità: una volta dato il doppio cognome alla secondogenita, al/alla primo/a rimane un solo cognome, dunque diverso dalla sorella?
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Mia madre è nata in sudamerica, ho sempre visto il secondo cognome come una cosa normale. Ogni persona ha Nome + Cognome paterno + Cognome materno, in questo preciso ordine. Per i figli vale la stessa cosa, è semplice. E’ vero che si tramandano anche così solo i cognomi paterni, però almeno i figli si sentono discendenti di entrambi i rami.
Faccio giusto un esempio per chiarire le idee: i figli di Mario Rossi Verdi e Maria Bianchi Azzurri si chiameranno Tizi Rossi Bianchi.
A dir la verità poi io preferirei un’altra cosa ancora: figli maschi col cognome del padre e figlie femmine con quello della madre. Ma nel mondo di adesso è un’utopia
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Grazie per la testimonianza!
In effetti non m’importa tanto che il mio cognome venga tramandato nelle generazioni a venire, solo che i miei figli come dici tu si sentano discendenti di entrambi i rami.
Non so se farei distinzione tra figli e figlie, sinceramente, ma di sicuro il solo cognome paterno è anacronistico dal momento che, al giorno d’oggi, anche il padre “certus est”…
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Ciao .. posso chiederti che istanza hai compilato per aggiungere il tuo cognome? Il modulo C ? Grazie mille
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Ciao Erika, dopo quattro anni non ricordo più il nome del modulo, mi dispiace… Ho provato anche a cercare tra i documenti ma ho trovato solo quello in cui il Prefetto accoglie la richiesta.
Immagino me lo domandi per aggiungere il tuo cognome dopo la nascita, visto che nel frattempo è uscita la legge che permette di aggiungere il cognome materno fin da subito…
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La brutta notizia è ke la bimba è nata gia da sette mesi e al momento della nascita il papà ha “dimenticato” forse per l’emozione di aggiungere anche il mio cognome e quindi sono costretta ad oggi ad inoltrare tutto alla prefettura nella speranza ke accettino la mia richiesta!
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Vedrai che l’accetteranno, soprattutto adesso che è in vigore la legge non c’è motivo per non farlo 🙂
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Grazie 🙏🏼 lo spero 🤞🏼 ti auguro una buona giornata!
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