La progettazione della mia cabina armadio… il sogno di sempre!

La cabina armadio è stata un mio desiderio fin dal momento in cui ne ho scoperto l’esistenza: ho sempre pensato che, una volta uscita dalla casa dei miei genitori, ne avrei posseduta una.

Questo desiderio si è realizzato anche grazie a Leonardo, il quale ha acconsentito a destinare allo scopo una parte di una stanza molto grande di casa nostra; questa stanza ha la peculiarità di avere una forma triangolare, che ben si presta a separare una “punta” altrimenti poco sfruttata.

La cabina armadio raccoglie tutte e sole le mie cose, ma lascia a Leonardo pieno spazio negli armadi della camera da letto.

Il separé

La stanza all’interno della quale abbiamo ricavato la cabina armadio è… un bagno. Una scelta insolita, ma funzionale per il tipo di spazio a nostra disposizione. A dividere la stanza da bagno dalla mia cabina è una porta scorrevole in legno disegnata da mio fratello Vincenzo, architetto, e realizzata da Leonardo a partire da semplici tronchi.

La porta separa gli spazi senza chiuderli: le pareti, che qui raggiungono il punto più alto della mansarda, rimangono libere in cima; la stessa porta, composta di listelli, lascia passare aria e luce dando leggerezza. Ulteriore luminosità è data dallo specchio applicato sulla sinistra. La porta è dotata di un sistema di rallentamento che permette una chiusura silenziosa e discreta.

Questo è per me un altro capolavoro di Leonardo, funzionale per la cabina armadio e bello per il bagno: dona infatti colore, calore ed eleganza.

La struttura

Il grosso della cabina armadio è Ikea, una combinazione senza ante composta grazie al planner PAX.

La flessibilità di Ikea mi ha permesso di ottenere, a un prezzo accessibile, una soluzione quasi su misura: strutture di diversa profondità (58 e 35 cm, poiché la stanza stringe), altezza (236 e 201 cm, poiché il soffitto scende) e larghezza (moduli da 50, 75 e 100 cm, per un totale di 3 m).

Come colore, ho scelto l’effetto rovere con mordente bianco.

Anche i faretti che illuminano la cabina armadio sono IKEA.

Abiti, cinture e biancheria

Ho riservato un primo blocco agli abiti, sfruttando lo spazio sottostante a quelli corti con un divisorio.

All’interno ho inserito due cassetti che ho utilizzato per la biancheria: calze e calzini da una parte, reggiseni e mutandine dall’altra; per tenere tutto in ordine, ho trovato molto comodi i divisori per cassetti, che possono essere ritagliati creando gli scomparti della dimensione più adatta.

Ho inserito inoltre tre ripiani estraibili con divisori per cinture e un ripiano estraibile con un divisorio che uso per la bigiotteria.

Camicie e giacche, pantaloncini e gonne

In un secondo blocco ho inserito altri due bastoni: uno in alto per appendere camicie e giacche, uno in basso per appendere pantaloncini e gonne.

Essendo gli abiti a vista, ho voluto sostituire tutte le grucce che avevo con delle nuove che fossero in legno e uguali tra loro; ne ho usate, per le diverse tipologie di abiti, tre tipi: classiche, porta-gonne, e porta-pantaloncini/abiti senza spalline.

Per sfruttare a pieno lo spazio, collocandoli in mezzo per agevolezza, ho inserito: un cassetto (nel quale, essendo molto capiente, ho riposto pigiami, canotte e accessori come guanti e cappelli); un ripiano estraibile con un divisorio per riporre ancora bigiotteria o gioielli poco preziosi; un ripiano in vetro che garantisce appoggio e finitura.

Ho sfruttato i 20 cm rimanenti collocando, in cima, due ripiani in cui inserire delle pratiche custodie; ovviamente, visto il posizionamento, contengono cose che non è necessario tenere a portata di mano: l’occorrente per il mare e accappatoi poco utilizzati.

Pantaloni, borse e maglie

Nel terzo blocco ho inserito due file di portapantaloni, che trovo comodissimi perché evitano l’utilizzo di decine di grucce.

Altri tre ripiani ho riservato alle borse, per dividere le quali ho trovato degli organizzatori da Lidl.

Nel quarto e ultimo blocco ho semplicemente inserito dei ripiani per riporre magliette, maglie e maglioni.

Scarpe e bigiotteria

Sul lato sinistro della cabina, avendo poca profondità a disposizione, Leonardo ha realizzato per me dei semplici ripiani, riprendendo l’effetto rovere mordente bianco della struttura Ikea.

Vi ho ordinatamente riposto le mie circa 40 paia di scarpe, oltre a dedicare un livello a porta-bracciali, porta-orecchini e altri espositori per la bigiotteria.

Sciarpe e giubbotti

Con due bastoni, riciclati da porta-tende, abbiamo realizzato dei supporti per le sciarpe, agganciando poi un appenditutto Ikea per i foulard più piccoli.

In fondo alla stanza, quasi al vertice del triangolo, mi sono fatta installare da Leonardo un ultimo bastone per appendere i giubbotti e cappotti.

Trovo che la cabina armadio sia un’ottima soluzione per avere una visione d’insieme su ciò che si possiede, evitare gli acquisti ridondanti e i cambi di stagione, e facilitare gli abbinamenti.

Galleria di foto dei lavori in corso:


2 risposte a "La progettazione della mia cabina armadio… il sogno di sempre!"

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